Un approfondimento sul reparto ERBORISTERIA della Farmacia San Vittore Olona tratto dal nostro giornalino di febbraio.
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Care lettrici, gentili lettori,
in questo numero prenderò parola io per raccontarvi dell’angolo NATURALE della nostra farmacia. Ringrazio in anticipo le mie colleghe per avermi chiesto di partecipare alla scrittura di questo numero e spero di coinvolgervi nella stessa maniera in cui fanno loro ormai da tempo.
Entrando in farmacia avete mai voltato lo sguardo a sinistra? Vi invito a farlo, a fare qualche passo verso quei barattoli verdi che contengono profumi, sapori e sicuramente rimedi naturali preziosi, che ci riportano inevitabilmente indietro nel tempo…
Dott.ssa Elena
Non c’è civiltà che in ogni tempo non abbia riconosciuto ed apprezzato il valore delle proprietà benefiche delle piante.
Fin dalle origini, l’uomo ha sempre usato le piante per curarsi. Esse hanno costituito la fonte da cui estrarre i moderni farmaci. Negli ultimi secoli la tecnologia è cambiata, l’era industriale ha cambiato il pensiero e il modo di vivere. Il grande impulso è iniziato dagli antibiotici e poi ha prodotto farmaci molto potenti e capaci di guarigioni inimmaginabili in passato. La FITOTERAPIA invece ha un suo modo che si è evoluto con la civiltà e col pensiero umano. I modi di usare le piante sono stati differenti nella storia.
In epoca preistorica si iniziò con l’uso casuale di foglie, radici o semi che, oltre alle proprietà nutritive, manifestavano effetti utili per la digestione, la rimarginazione delle ferite e la riduzione del dolore, oltre anche alle potenti azioni velenose di alcune di esse. Il pensiero dell’uomo primitivo era impregnato dell’idea magica, le forze della natura erano manifestazioni di esseri soprannaturali e così l’azione delle piante era espressione di divinità più o meno buone. Si iniziò perciò con l’uso magico delle piante. La conoscenza si basava sul grande intuito e capacità di percezione di persone addestrate che usavano le piante in modo rituale e magico in lunghe e articolate cerimonie.
Agli inizi del 1500 si promosse lo studio della natura, in cui si pensava potesse esistere “la cura per ogni malattia”. Si può considerare di questo periodo la prima descrizione dei principi attivi delle piante.
Con la seconda metà dell’ottocento si arrivò alla chimica e alla farmaceutica. Si iniziarono a isolare i “principi attivi” dalle piante e ad usarli come terapici. Si ottennero farmaci molto attivi ed efficaci.
È importante usare qualsiasi rimedio naturale in modo corretto. Dalle piante abbiamo un valido aiuto, possiamo sfruttarle a scopo salutistico, ma anche semplicemente alimentare, nonché curativo e preventivo. Di certo le sostanze di origine vegetale, una volta introdotte nell’organismo, presentano un’attività, utile o inutile che sia. È sempre bene sfruttarle in “positivo”, facendo attenzione alle interazioni fra di esse, con gli alimenti, ma soprattutto con i farmaci.
È qui che rinnovo il mio invito a curiosare, a chiedere, ad assaporare ciò che il nostro angolo NATURALE ha in serbo per tutti noi:
Come da tradizione di questo giornalino non vi posso lasciare senza una RICETTA! Ecco non sarà una ricetta culinaria, ma la ricetta di una tisana depurativa epatica che vi possa accompagnare in questo cambio di stagione!
Ingredienti per 100g di tisana: 30g di foglie di Carciofo, 20g di foglie di Menta Piperita, 15g di foglie di Boldo, 15g di rizoma di Curcuma, 10g di frutti di Anice Stellato, 10g di fiori di Karkadè.
Preparazione del decotto: portare ad ebollizione 150 ml di acqua (1 tazza), aggiungere 2 g di miscela (1 cucchiaino) e lasciar bollire per 5 minuti. Spegnere il fuoco, tenere in infusione per altri 10 minuti, mescolando di tanto in tanto e poi filtrare.
Assumere 1 tazza di tisana dopo i pasti principali.